[RECE] Superman: Terra Uno

Superman: Earth One, scritto da J. Michael Straczynski e disegnato da Shane Davis. è il primo dei progetti che ha in cantiere la DC Comics per creare in un certo modo il suo universo Ultimate. Il ritardo che sta avendo il Batman: Earth One di Geoff Johns e Gary Frank , unito alla recente e abbastanza curiosa notizia del reboot dell'universo DC in programma per fine estate, credo che sia il chiaro segnale della chiusura del progetto. Curiosamente, JMS e Frank avevano collaborato anni fa per la Marvel per un operazione simile, Supreme Power, serie partita più che benissimo ma poi abbandonata a se stessa da autori e casa editrice---

Non mi sento di bocciare il volume, ma le mie aspettative erano molto più alte. Superman è IL supereroe, non ci sono cazzi (nonostante non sia tra le mie preferenze), è un icona non solo fumettistica ma culturale. JMS non è esattamente l'ultimo scrittore, ha scritto roba non indifferente sia in campo fumettistico che in campo televisivo che in campo cinematografico. Il suo lavoro lo sa fare, e lo fa pure qui. Il ritmo è molto cinematografico, sicuramente il tutto è aiutato dai disegni di Davis, evidentemente emulo di Jim Lee e in sostanza dello stile Image/Top Cow di inizi anni '90, con uno stile molto dettagliato e molto dinamico.
E' l'approccio che lascia perplessi. Conosciamo il personaggio già cresciuto, al suo arrivo a Metropolis, che senza farsi grossi problemi primeggia in diversi campi (in questa cosa, è abbastanza originale). Ma nel resto... è Superman. Come lo si è letto da sempre, ne più ne meno. Capisco il voler essere in qualche modo fedele alla serie originale, ma un atteggiamento del genere relega questa uscita a nulla più che un what-if ben scritto e disegnato. Carino, ma non esaltante, il villain ideato per questa graphic novel, che introduce una mitologia alternativa per la distruzione di Krypton (molto meno affascinante della versione originale). I personaggi secondari sono appena tratteggiati, ma ho notato una curiosa, e piuttosto fastidiosa direi, somiglianza fra i tratti di Perry White e quelli di JJJ di Spiderman (non so se è un impressione solo mia). L'approccio degli autori è senza dubbio più realistico e moderno del Superman che conosciamo, ma non riesce ad incidere un segno indelebile nella sua mitologia. Il tutto mi è sembrato già letto, non incisivo.
Un buon lavoro tecnico, senza dubbio, ma un uscita non certo fondamentale.
Peccato, JMS ha detto che scrivere una storia del genere era da tempo il suo sogno. Noi invece lo ricorderemo meglio con il suo lavoro su Mark Milton in Supreme Power, un approccio al mito di Superman molto più interessante di questo...

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